La Cenerentola d’Italia, all’89esimo posto su 110 per la qualità della vita, balzata agli onori di cronaca per fatti di ‘ndrangheta e disoccupazione irrefrenabile, ha indossato lo scarpino magico offertole da Ivan il Grande (Ivan Juric, giocatore con maglia rossoblu dal 2001 al 2006, in questa stagione allenatore della squadra crotonese) ed è partita alla volta di una salvezza tranquilla.
I primi passi della stagione però non sono stati sicuri e spediti. L’emozione ha fatto incespicare il gruppo guidato dal condottiero Ivan in passi falsi, come il 4-0 rimediato nella prima giornata di campionato a Cagliari. Ma poi i giovani talenti e i compagni più esperti hanno stretto i lacci degli scarpini, hanno sistemato per bene i parastinchi, e con grande grinta hanno preso la rincorsa verso il sogno della massima serie.
Ben presto la determinazione sfoderata, giornata dopo giornata, con 22 vittorie, 13 pareggi e solo 5 sconfitte, ha consentito alla piccola squadra di provincia di aggiungere sempre più tasselli a quella A che ormai si intravedeva in ogni angolo della città.
Così, il Football Crotone Calcio che lo scorso anno conquistò la salvezza matematica solo all’ultima giornata, sopravanzando di un solo punto le squadre obbligate a disputare i play out per non retrocedere, il 29 aprile 2016 ha finalmente conquistato il punto che gli ha concesso la certezza matematica di essere pronta a confrontarsi con squadre titolate come la Juventus, il Milan e la Roma.
A distanza di quasi 3.000 km da Leicester, piccola squadra inglese che sta per vincere la Premier League inglese grazie all’allenatore italiano Claudio Ranieri, in Calabria, nel profondo sud di Italia, con pochi soldi ma tanta speranza si è avverata la favola del Crotone. Anzi, di Crotone. Una città che in un momento di forte crisi economica, di instabilità amministrativa, ha intravisto nel pallone di cuoio che entra con forza tra i pali un’occasione di riscatto. Un’opportunità di rilancio del patrimonio storico-paesaggistico di un territorio bramoso di crescita e sviluppo.
“La notte è finita. Questa è l’alba di nuovo giorno” urlava il compianto sindaco di Crotone, Pasquale Senatore, nel 1998, quando la squadra fu promossa per la prima volta in serie C1. Oggi il chiarore è ancora più abbagliante. Il Crotone è in serie A da 48 ore, il cielo è sempre più blu (come nella canzone del cantautore crotonese Rino Gaetano) e l’atmosfera è magica. La città non vuole svegliarsi da questo sogno. Ma renderlo una realtà, non solo calcistica.
GABRIELLA CANTAFIO
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