L’avvento un po’ alternativo di questo blog è partito con la Lettera alla morosa di Babbo Natale di Deborah Dirani -Daisy Duck (ieri ci siamo incontrati qui a Milano con la Papera, caro Paolino, sbrigati che qui scoccano scintille). Poi è arrivata la Lettera a Babba Natale, tra Belen, la lavatrice e un desiderio particolare di Laura, ora la parola passa a Gabriella Cantafio. Poi man mano, a ritmi alterni, alle altre letterine di Natale che mi sono arrivate qui a Milano, Lapponia (babbo sono, ma quanto ai regali sono storicamente scarso, è che mi mancano gli elfi da mettere sotto a lavorare, c’ho solo una gatta di 13 anni, parecchio pigra). Con il campo sempre aperto intanto, claro, a tutte a e autti.
Mi spiace deludere le aspettative di mamma Deb ma la fidanzata del buon vecchio Babbo Natale si è rivelata un’ambiziosa milf ed è scappata col ben più giovane e smilzo Grinch. Sarà forse che con l’avvento della crisi, il vecchio bonaccione non riusciva più ad esaudire i preziosi desideri dell’incontentabile donnicciuola (e di tutti noi altri)!
La casella postale nell’ultimo periodo è stracolma di letterine ma il Babbo tapino non riesce più a gestire la situazione: le nefandezze aumentano a vista d’occhio, la natura e il clima si ribellano limitando la circolazione delle renne, il costo della benzina è alle stelle, scarseggia la moneta e persino i valori umani.
Così, il vecchio esausto ha organizzato un briefing straordinario in quel di Lapponia con elfi e folletti (collegamento video assicurato per i più lontani) per gestire la situazione critica e dire basta al buonismo ostentato esclusivamente nel periodo natalizio.
Tralasciando la becera milf che l’ha piantato in asso, io seguirei l’intento del vecchio saggio e inizierei a confidare in un cambiamento lento e quotidiano. D’altronde i desideri della papera, che corrispondono un po’ a quelli di noi tutti, sarebbero esaudibilissimi se solo la società in cui viviamo fosse meno frenetica, superficiale e spietata.
Baby squillo, metrosexual, approfittatori, spavaldi della strada ancora convinti della leggenda secondo cui le frecce le usano solo gli Apache, uomini che ostentano stronzaggine per risultare più accattivanti, librerie invase da innocenti alberi abbattuti per produrre infinite pagine di pietismo “dursiano”.
Questa è solo una parte del mesto elenco di atrocità che ci circondano per lasciar intendere il momento terribile che il nostro Paese sta attraversando. E tutti noi siamo sempre più esausti di questo mondo che sta convincendo le nuove generazioni del fatto che le cose si ottengono con facilità e favori (sessuali e non), senza impegno e costanza.
Non oso fare richieste come la pace nel mondo o assurdità del genere perché sarebbe una chimera e rischierei di esser scambiata per una candidata allo scettro di Miss Italia o addirittura alle primarie del Pd. Ma per Natale, anzi per ogni giorno dell’anno, vorrei che ognuno di noi, nel suo piccolo, riflettesse e compisse una buona azione, anzi un’azione giusta affinché prevalga l’onestà, la meritocrazia, la giustizia.
Visto che ci siamo ne approfitto per le mie richieste personali al buon vecchio: il coraggio e la forza per affrontare i momenti più temibili della vita, un po’ di pazienza che sto in riserva e qualche etto di speranza, linfa vitale della quale siamo sempre più bisognosi. Per il bene di tutti noi italiani invece gli chiedo di illuminare i nostri politici, magari regalandogli un libro di Berlinguer o una rivisitazione della Costituzione Italiana.
Il buon vecchio sa bene che non adoro esaltare il Natale, dunque ora taglio corto e spero che passi in fretta il periodo natalizio… per permettergli un po’ di riposo. Preservo la sua salute, perciò mi merito una ricompensa! Non tralasciamo il lato consumistico: visto che ora è single, potrebbe mandarmi la cabina armadio di Carrie Bradshaw (in tempi di crisi accetto pure quella 10×10 m tutta specchiata che aveva comprato all’arpia).
P.S. La mia buona azione per Natale sarà intercedere per il papero matrimonio dell’anno. Non sono tanto atletica ma potrei raggiungere il promesso sposo cavalcando la Gianina per consegnargli la top ten dei motivi per cui deve sposare mamma Deb. Senza l’ausilio di alcun corpo contundente, giuro. In cambio mi devono assicurare il posto da madrina. Di un Qui Quo Qua a loro scelta.
Che ne pensate? Assieme alla vostra opinione, rilancio l’invito-appello di qui sopra a scrivere la vostra lettera di desideri-regali nei commenti al post, qui sotto, sul mio account Twitter DiariodiAdamo (magari aggiungendo se volete l’hashtag #letteradiNatale), sul mio Facebook o sulla mia email mgamba@condenast.it.