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A un mese delle stragi di Parigi, mettiamo #CanzoniNeiCannoni? Prima Top Ten

2 marzo 2015. Bologna. Piazza Maggiore: la “Piazza Grande” del compianto Lucio Dalla irraggiata da sentimenti ed emozioni di artisti e ammiratori. Con tanto di duetto di Gianni Morandi con il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, sulle note dell’intramontabile “Piazza Grande”.
“Questi testi sono formidabili anche senza musica, penso sia ora di insegnarli nelle scuole. C’è una generazione di cantautori che ha formato e trasmesso valori a generazioni intere di italiani perché ha saputo unire la bellezza della musica a testi straordinari, ognuno con uno stile unico, e penso facciano ormai parte della letteratura italiana”: disse Franceschini.

Testi poetici, melodie struggenti con cui i grandi cantautori del passato hanno raccontato eventi storici, disagi sociali ed esistenziali. Un reperto prezioso adombrato negli anni più recenti.
Fortunatamente, grazie all’organizzazione di serate revival con tribute band, spesso si rispolverano pezzi storici, tra un drink e due chiacchiere si celebra e tramanda il valore di questi capolavori musicali, letterari.
13 novembre 2015. Parigi. Proprio durante un venerdì sera di relax, nella capitale francese, il rock degli Eagles of Death Metal (nella foto la band in lacrime tornata dopo il massacro del Bataclan) e il fragore della gioia condivisa sono stati zittiti dal frastuono degli spari. Spari colmi di odio che hanno ucciso spietatamente giovani innocenti. Un attentato alla cultura occidentale, ai luoghi dello svago, alla libertà di noi tutti. Si seminano panico e terrore che permangono in tutta la Francia, l’Europa. Questo è l’obiettivo dei terroristi che si nascondono dietro falsi ideali religiosi. Ma non possiamo arrenderci al terrore, ora più che mai dobbiamo continuare a stupirci dinanzi alla bellezza infinita dell’arte, della cultura.
In un clima più rilassato e goliardico, nel marzo 2014, bastò un hashtag, #playlistdelcuore un invito a citare i propri brani del cuore, semplici ingredienti che hanno scatenato uno tsunami di note ed emozioni. Così, abbiamo avuto conferma del magico potere della musica che, coinvolgendo centinaia di utenti sino ai giornalisti e i blogger di Vanity Fair (grazie all’intervento di Mat), ha regalato un momento di divertimento e condivisione.
Ben lieta del successo, ammetto di essermi divertita e affezionata a tal punto da non voler rompere l’incantesimo, e dunque proporvi un seguito. Specialmente in un contesto così allarmante in cui il potere della cultura può proteggerci dall’ignoranza generatrice di odio.

«Proviamo a combattere la nostra “guerra” con mitragliate di canzoni. #CanzoniNeiCannoni?»

Io inizio a sparare questi sette colpi.
1) “Passerà anche questa stazione senza far male, passerà questa pioggia sottile come passa il dolore”. Hotel Supramonte – Fabrizio De Andrè.
2) “Io chiedo quando sarà che l’ uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare e il vento si poserà”. Auschwitz – Francesco Guccini.
3) “La guerra è dappertutto, Marcondiro’ndera, la terra è tutta un lutto, chi la consolerà? Ci penseranno gli uomini, le bestie i fiori, i boschi e le stagioni con i mille colori”. Girotondo – Fabrizio De Andrè.
4) “Tutti noi ce la prendiamo con la storia ma io dico che la colpa è nostra, è evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra o destra”. Destra-Sinistra – Giorgio Gaber.
5) “Passa il tempo, sembra che non cambi niente. Questa mia generazione vuole nuovi valori, e ho già sentito aria di rivoluzione. Ho già sentito chi andrà alla fucilazione”. Aria di rivoluzione – Franco Battiato.
6) “Ho ancora la forza di non tirarmi indietro, di scegliere la vita masticando ogni metro, di far la conta degli amici e dire ci vediamo più tardi”. Ho ancora la forza – Francesco Guccini.
7) “E qualcosa rimane, fra le pagine chiare e le pagine scure, e cancello il tuo nome dalla mia facciata, e confondo i miei alibi e le tue ragioni”. Rimmel – Francesco De Gregori.
Nessun ordine di preferenza: canzoni che ripudiano la guerra, inni alla vita, pure emozioni. Capolavori donati dai grandi cantautori del passato.
Mentre sogno una lezione di educazione civica a suon di Gaber e Guccini, o ancor più, studenti alle prese con l’analisi del testo di una canzone di De Andrè o Battiato, passo la parola a Mat, a voi tutti. #CanzoniNeiCannoni, condividiamo versi o titoli di canzoni? Difendiamo il nostro patrimonio culturale. La nostra libertà.


GABRIELLA CNTAFIO

Dopo queste stagi di Parigi, non ho trovato le parole. Ho seguito, lavorando, l’orrore fino alle tre emezzo di quel venerdì notte. Cerco di studiare, capire e diffondere criticamente informazioni com’è mio dovere professionale. Dopo Charlie Hebdo, scrissi questo: Da Voltaire a Ferrara: ragioniamo sulle stragi di Parigi (e restiamo nel branco dei coglioni)?, che sento ancora di sotto scrivere e riproporre. Per il resto continuo a pensarci e lavoraci criticamente su, come sempre. Ma le parole mi mancano ancora.
E’ allora un vero invito a nozze a cercarle questo splendico ritorno di Gabriella, e questo serissimo gioco a cui mi associo, a un mese esatto da quelle orrende stragi di Parigi.
Rilancio con tre testi, per questa prima top ten, prima di sparare parole con #CanzoniNeiCannoni assieme a chi vorrà, per chi arricchire e condividere un arsenale di pace fondamentale come mai.
– “Si va dritti a casa senza più pensare che la guerra è bella anche se fa male”. Generale – Francescsco De Gregori.
– “Lungo le sponde del mio torrente voglio che scendano i lucci argentati, non più i cadaveri dei soldati portati in braccio dalla corrente”. La guerra di Piero – Fabrizio De Andrè.
– “Qualcuno dal paradiso volle passare senza ammazzare”. Bobo Rondelli – Madame Sitrì.
Partecipate? Strumento principe Twitter. Ma vale tutto, a disposizione ci sono, come sempre:
– il mio account Twitter DiariodiAdamo;
– i commenti al post, qui sotto;
la pagina Facebook del Diario di Adamo;
– il mio profilo Facebook;
– la mia email
mgamba@condenast.it.

Siamo pure entrati per tutta la mattina nelle prime 10 tendenze italiane su Twitter (fino al quarto posto): un bel segnale direi. Grazie a tutti!


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